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venerdì 18 novembre 2016

18 Novembre

Le sue (di Dio) qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi (gli uomini) sono inescusabili.
Romani 1:20

L’orologio e la cavalletta

Al giorno d’oggi, pensando di fare una scelta ragionevole, molte persone rifiutano di credere a Dio, e arrivano anche a rifiutare l’idea che esista un Creatore. Pensano che sia più logico attribuire alla materia, all’energia e al caso l’esistenza nostra e di tutto l’universo, anziché credere al Creatore.
Supponiamo che, camminando nel deserto, troviate per terra un orologio; vi sarà impossibile sostenere che il vento, il sole o qualche altro fattore casuale gli abbia dato forma e abbia generato il suo meccanismo. Perché? Perché il suo meccanismo, così preciso ed ordinato, testimonia che c’è stata l’opera ingegnosa del suo ideatore.
Supponiamo ora che a fianco dell’orologio ci sia una cavalletta. Visto che il funzionamento di questo animaletto è infinitamente più complicato del meccanismo di un orologio, dovrete necessariamente ammettere che sia stata opera di un creatore molto più ingegnoso ed eccezionalmente capace.
Come l’orologio testimonia dell’intelligenza umana, così la cavalletta ci fa intravedere una potenza creatrice infinita, che possiamo attribuire solo a Dio.

Leggendo la Bibbia, siamo portati a vedere la gloria e la potenza di Dio manifestate nella natura e a credere che lui è il Creatore, che la sua saggezza e la sua potenza sono infinite e senza alcun vincolo. Considerando questa verità, dobbiamo riflettere sulle nostre convinzioni, perché Dio ci ha dato un’intelligenza che ci rende responsabili. Abbinata alla fede, la nostra intelligenza ci porta a dare lode a Dio, in quanto è il nostro Creatore e il nostro Salvatore