Larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione… Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce
alla vita.
Matteo 7:13-14
Scegliete oggi chi volete servire… quanto
a me e alla casa mia, serviremo l’Eterno.
Giosuè 24:15
Salvato o perduto
Ero stato allevato in una famiglia di
credenti e abitavo in un piccolo paese dove, apparentemente, tutti avevano un
certo timore di Dio. Fin da giovane avevo creduto agli insegnamenti della
Parola di Dio, però non mi sentivo tranquillo; avevo la sensazione di essere
più o meno come gli altri. Alle volte, confrontandomi con loro, concludevo:
“Allora tutte le persone sono salvate!”. Ma sapevo che questo non era
l’insegnamento della Bibbia.
All’età di 17 anni, dovetti lasciare la
famiglia e mi trovai in mezzo a persone indifferenti e ostili alla fede
cristiana. In quel contesto, compresi la differenza che c’è tra chi si
accontenta di credere superficialmente all’esistenza di Dio, e chi è
consapevole della propria colpevolezza e si umilia davanti a Lui. Chi si pente
ha capito ciò che meritava: una giusta condanna. Ma, allo stesso tempo, ha
capito che Gesù, l’amato Figlio di Dio, ha subito al suo posto quel giudizio.
Inoltre, ha creduto che Dio gli dà il suo
perdono in virtù del sacrificio del suo Figlio alla croce.
Ci sono quindi
solo due situazioni in cui gli uomini si trovano:
- quelli che credono in Gesù sono salvati e camminano per la via che
porta alla vita eterna;
- quelli che non credono sono perduti e camminano per la via che
porta alla morte eterna.
“Scegli
dunque la vita, affinché tu viva” (Deuteronomio 30:19).