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mercoledì 9 novembre 2016

9 Novembre

Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!” Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: “Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?”
Luca 23:39-40

Due sguardi opposti

Visitando la Bretagna, possiamo ammirare molte chiese, testimonianza silenziosa della presenza secolare dei cristiani. Molte di queste sono decorate con magnifiche sculture, intagliate nel legno o nella pietra. Possiamo anche ammirare centinaia di dipinti che illustrano episodi che troviamo negli Evangeli.
Una di queste opere d’arte mi ha particolarmente colpito; l’artista aveva rappresentato la scena della crocifissione di Cristo. Gesù era al centro, e alla sua destra c’era un altro uomo crocifisso che guardava verso di lui, sembrava parlargli e il suo sguardo esprimeva speranza. Alla sua sinistra ce n’era un altro, condannato come lui, ma che voltava la sua faccia dall’altra parte mostrando tutta la sua durezza e la sua disperazione. Il contrasto tra questi due personaggi ci colpisce e ci fa riflettere.
Non vediamo anche noi nella società in cui viviamo i due atteggiamenti rappresentati dall’artista? Per molti la croce è un argomento di discussione o una cosa di cui beffarsi, mentre per altri la morte di Gesù produce adorazione e riconoscenza, perché hanno riconosciuto in Cristo colui che cancella i loro peccati, per introdurli con sé in paradiso.