La parola del Signore rimane in eterno.
1 Pietro 1:25
Questo mi è di conforto nell'afflizione,
che la tua parola mi fa vivere.
Salmo 119:50
Eredi responsabili di un tesoro
Visitando l’immensa abbazia di Cluny, che
nel Medio Evo ha ospitato fino a mille monaci benedettini alla volta sotto la
direzione di un abate, la guida ci ricorda che la loro principale occupazione
consisteva nel ricopiare le Sacre Scritture dietro dettatura di uno di loro.
Ci rendiamo conto di quali sforzi siano
stati necessari, nel corso dei millenni, per far sì che noi oggi potessimo
avere una Bibbia tra le mani? Per diffonderla ci sono voluti tutti questi
strumenti di Dio, profeti, apostoli, missionari coraggiosi e a volte anche
martiri; e poi i copisti, i traduttori, i tipografi, e generazioni di credenti
fedeli che hanno lavorato, come i corridori della “staffetta” che si passano di
mano in mano il testimone.
La Bibbia? Diamole dunque il posto che
merita, non conserviamola come una reliquia che è meglio non toccare, ma teniamola
a portata di mano, come un’oggetto utile, anzi, come il più prezioso di tutta
la casa. Libro che meditiamo nella
solitudine, che leggiamo in famiglia,
che spieghiamo ai bambini, che serve
sempre come punto di riferimento. Libro dalle pagine consumate per l’uso
continuo, che quasi si aprono da sole al Salmo 103, al sermone sul monte, alla
parabola del figliuol prodigo, al capitolo 8 della Lettera ai Romani…
Libro dal quale i credenti, da una
generazione all’altra, in un mondo ingannatore, che ferisce e uccide, attingono
l’ispirazione per vivere la loro vita e le certezze per l’aldilà.