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sabato 3 dicembre 2016

3 Dicembre

Il Signore stesso… scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.
1 Tessalonicesi 4:16-17

L’attesa del Signore e le sue conseguenze

Gesù Cristo stesso verrà per portare via i suoi; non affiderà a nessun altro questo compito. L’incontro non avverrà sulla terra ma nell’aria, al suo potente grido e al suono della tromba di Dio. I morti che, quand’erano in vita, avevano creduto in Cristo risusciteranno, e in un istante saranno presi insieme a tutti i credenti ancora viventi in quel momento; e tutti insieme andranno ad incontrare il Signore.
Non ci è indicata la data in cui ci sarà questo avvenimento, perché il Signore vuole che lo aspettiamo in ogni momento.
L’attesa del ritorno del Signore stacca il credente dal mondo ed evidenzia in lui le caratteristiche celesti, quelle della sua vera patria. Il credente dev’essere sempre pronto a partire. Ciò che fa e ciò che dice deve poter essere approvato dal suo Maestro, quando tornerà: testimoniare con impegno, lavorare coscienziosamente, non lasciare debiti, cercare di vivere in pace con tutti… Questa speranza è santificante: “Chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro” (1 Giovanni  3:3).
L’attesa del ritorno del Signore consola il credente che passa per la morte, e incoraggia chi è malato, o perseguitato, o che attraversa una qualunque difficoltà.

L’attesa del ritorno del Signore incita il credente ad avvertire, prima che sia troppo tardi, tutti coloro che non hanno la certezza di essere salvati. Questo è anche lo scopo di questo breve messaggio: proclamare che Gesù ritorna, e invitarvi a credere in Lui e ad aspettarlo insieme a noi.