Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

domenica 11 dicembre 2016

I rimpianti

Rimpiangere il passato fa parte della vita. Il rimpianto può abbatterci e farci restare indietro; ma possiamo poi riprenderci e proseguire.
L'apostolo Paolo ci spinge a seguire il suo esempio: "Una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta" (Filippesi 3:13-14).
Il suo consiglio potrebbe essere riassunto così: dimentica il passato e va avanti spedito! Soffermarci sul passato, tanto più se si tratta di errori commessi, ostacola il nostro progresso spirituale, e Satana vuole proprio questo.
L'esortazione di "deporre ogni peso " (Ebrei 12:1) può riferirsi anche a queste situazioni. Infatti, indugiare sul passato è un peso che non ci fa correre con perseveranza la gara che ci è proposta (Ebrei 12:1).
L'apostolo Paolo parla per esperienza. Se c'era uno che aveva ragione di sentirsi colpevole per il suo passato, era proprio lui. Era stato uno dei più accaniti persecutori dei cristiani; come egli stesso racconta, devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne , li metteva in prigione (Atti 8:3).
Ma la sua attività non fu frenata né dal rimorso per quelle azioni compiute, né tantomeno dall'orgoglio per le sue qualità e i suoi doni (Filippesi 3:4-6). Lo vediamo protendersi verso le cose che gli stanno davanti dimenticando quelle che stanno dietro, e dimostrando in questo modo che il sangue del suo Salvatore aveva il potere di purificarlo dai suoi peccati passati e da ogni colpa ad essi collegata, e che era la conoscenza di Cristo che gli faceva considerare come spazzatura ogni vantaggio legato al suo illustre passato di Ebreo colto e osservante.
E noi abbiamo capito questa lezione?
Paolo aveva sperimentato che il credente non ci si può allenare perla corsa della fede, prima di entrare in gara; per lui l'allenamento è fatto durante la corsa!
Pensiamo a cosa accadde poco dopo che Paolo, il persecutore, ebbe incontrato il Signore Gesù, il persegui tato, sulla strada di Damasco: "Si mise subito a predicare nelle sinagoghe che Gesù è il Figlio di Dio” .
Come reagirono i Giudei? "Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: Costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome?" (Atti 9:20-20. Ma per Paolo, il suo passato di nemico del Signore e dei cristiani era finito per sempre.
I suoi peccati erano stati cancellati nel momento in cui Dio 1'aveva chiamato mediante la sua grazia, rivelandogli il propri o Figlio, e lui aveva creduto .


Di L.]. Ondrejack