Il nostro vangelo non vi è stato
annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo…
Essi stessi raccontano… come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire
il Dio vivente e vero.
1 Tessalonicesi
1:5,9
Il cristianesimo ha fallito?
Se definiamo la cristianità come
l’insieme di coloro che si dicono cristiani, ma che tutt’al più ascoltano
l’Evangelo la domenica per dimenticarlo durante il resto della settimana,
possiamo concludere che il cristianesimo ha fatto naufragio. Che senso può
avere una vita a due facce dove una contraddice l’altra?
Essere cristiano significa seguire Cristo
o seguire una religione costruita dagli uomini?
Il vero cristianesimo, quello che
trasforma un uomo peccatore in un vero discepolo di Gesù, si riconosce dai
risultati che produce. Molti credenti, ad esempio, hanno abbandonato le cose di
cui erano schiavi (droga, alcol, perversioni ecc.). Molti altri hanno vinto
l’egoismo e l’orgoglio per dedicarsi ai loro simili, dimenticando sé stessi.
Tutti hanno compreso il loro dovere di far conoscere agli altri la grazia di
Dio.
Ancor più di questo, il vero cristianesimo dona all’uomo delle ragioni di vita e di
comportamento che lo rendono capace di superare gli ostacoli, dai più
semplici ai più difficili; spinge il credente a proclamare come l’apostolo
Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Galati 2:20).
Abbiamo conosciuto personalmente il
miracolo di una tale trasformazione? Il segreto è molto semplice: rivolgersi a
Gesù, credendo in lui e nell’opera di salvezza che ha compiuto sulla croce del
Calvario.