Poi venite, e discutiamo, dice l’Eterno;
anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la
neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.
Isaia 1:18
Un libro è stato scritto davanti a lui (Dio).
Malachia 3:16
Voltare pagina
Coloro che sono stati toccati da vicino
da una catastrofe, non dimenticano. Spesso si associano per far valere i propri
diritti, oltre che per onorare il ricordo delle vittime. I giorni passano
rapidamente, i giornali di oggi sono pieni di notizie che riportano attentati,
guerre, crimini di ogni genere e catastrofi. Poi si volta pagina; domani sarà
un altro giorno che porterà con sé i suoi dolori e le sue gioie.
Notiamo anche con quale facilità
cerchiamo di voltare pagina su ciò che ci imbarazza; ci diciamo: “Non devo
guardare al passato, né avere rimpianti, devo guardare avanti!”
Eppure il mio passato è lì, con i miei
errori, le mie debolezze, i miei peccati, e non posso cancellare nulla, perché
quando dovrò voltare definitivamente la pagina della mia vita per entrare alla
presenza di Dio, ogni cosa fatta durante la mia esistenza terrena sarà
chiaramente visibile, e ne dovrò rendere conto davanti al Giudice supremo.
Ebbene, ciò che né io né nessun altro può
fare, Dio lo ha fatto. Per cancellare i nostri peccati, Gesù Cristo ha dato la
sua vita. Sulla croce ha gridato: “È compiuto”; poi è morto, ma tre giorni dopo
è risuscitato. Devo solo accettarlo; devo
credere personalmente in lui perché i peccati che ho commesso siano
definitivamente cancellati. Solo così sulla pagina dei miei debiti verso
Dio ci sarà scritto: “Pagato”.
Dio, che ha una memoria infallibile,
allora mi dirà: “Io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue
trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati” (Isaia 43:25).