(Gesù
dice:) “Ecco, io sto
alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò
da lui e cenerò con lui ed egli con me”.
Apocalisse 3:20
Non fate
aspettare il re
Il re di Inghilterra Edoardo VII e la
regina Alessandra, attraversando una città d’Italia, vollero visitare, senza il
loro seguito, una famosa chiesa. Bussarono alla porta dietro la quale il
sacrestano stava sonnecchiando. “Sarà certamente un mendicante!”, disse tra sé
il sacrestano; e attraverso il buco della serratura gridò: “Andate via, non c’è
niente per voi!”.
Il re e la regina insistettero spiegando
che erano venuti dall’estero e si erano fermati espressamente in quella città
per visitare quella chiesa. Il sacrestano pigro replicò: “Non è l’orario di
visita”.
Un ufficiale della guardia reale che era
poco distante, si rese conto di quel che stava accadendo e, avvicinatosi alla
porta, gridò con tutte le sue forze: “Apri, apri immediatamente! Non sai chi
stai facendo aspettare? Ci sono un re e una regina davanti alla porta!”
Inutile descrivere lo stupore del
sacrestano che si affrettò ad aprire. I sovrani non gli portarono rancore per
la sua impertinenza e, al termine della visita, lo ricompensarono
generosamente.
Lettori, può darsi che stia bussando alla
porta del vostro cuore uno assai più grande di quel re. Forse l’avete già fatto
attendere troppo. Non lo riconoscete? È il Signore Gesù Cristo che vuole
colmarvi di pace e di amore. Non fate come quel sacrestano; la pigrizia in
questo caso ha delle conseguenze tragiche ed eterne.