(L’apostolo Paolo scrive:) “Mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini”.
Atti
24:16
La
coscienza
“Che cos’è la coscienza?”
chiede Pinocchio al Grillo-parlante, in un adattamento del celebre racconto di
Collodi. Il grillo risponde: “È una piccola voce interiore che la gente ascolta
raramente. Per questo oggi il mondo va così male”. Il grillo raffigura la
coscienza che aveva la missione di guidare Pinocchio, di essere suo consigliere
nelle tentazioni, di aiutarlo a distinguere il bene dal male. Che duro compito!
Questa
storia è solo una favola, ma descrive molto bene la coscienza che tutti noi
possediamo, giovani e anziani. La coscienza è data all’uomo da Dio per
consentirgli di distinguere il bene dal male, quindi di giudicare la qualità
morale delle sue azioni. È la voce interiore che lo mette in guardia contro il
male e lo incita a fare il bene. Ma spesso, ahimè, non ascoltiamo questa voce
interiore e agiamo in modo contrario a quello che suggerisce, con il rischio di
soffocarla completamente. Inoltre, la coscienza può essere falsata
dall’educazione, dall’ambiente culturale, dal vissuto di ciascuno… Non è una
guida assoluta, ma è un testimone.
Che
fare allora? Il passo essenziale è la fede personale nell’opera di Cristo. Così
lo Spirito Santo viene ad abitare nel credente, e illumina e affina la sua
coscienza. Gli permette anche di comprendere la Parola di Dio, guida sicura
per definire il bene e il male. Come l’apostolo Paolo, esercitiamoci a
mantenere la nostra coscienza senza macchia, con la preghiera e seguendo gli
insegnamenti della Bibbia.