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giovedì 23 settembre 2021

Bivio

“E quelli che passavano di là, lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce! Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani” Matteo 27:39-41. 


Alcuni piangono. Alcuni sorridono. Qualcuno sale sulla collina per vedere lo spettacolo. Altri sono irritati perché quella folla in cammino potrebbe violare la santità della Pasqua ebraica. Qualcuno si chiede se quello fosse lo stesso uomo che pochi giorni prima era stato osannato sopra un tappeto di foglie di palma.

Tutti sono rimasti toccati. Tutti.

L'enormità di quell'avvenimento rende impossibile ignorarlo.

Il Nazzareno, così viene chiamato, ha compiuto miracoli inimmaginabili, eppure ora eccolo lì. Perché?

Tutti hanno la loro opinione. Tutti scelgono con chi schierarsi.

Non si può restare neutrali davanti ad un fatto come questo. O si sta da una parte o si sta dall'altra. Tutti devono scegliere. Vi è qualche cosa in questo avvenimento che spinge ogni testimone o a fare un passo verso la croce o ad allontanarsene.

Ed oggi dopo duemila anni questo è ancora vero. E' uno spartiacque. E' una biforcazione fra due strade. O da una parte o dall'altra.

Possiamo esaminare la storia. Possiamo studiarne la teologia. Possiamo riflettere sulle profezie che lo riguardavano. Ma l'unica cosa che non possiamo fare e rimanere neutrali davanti alla croce. Non è permesso. Dobbiamo scegliere.

Questo è un lusso, che Dio nella sua splendida misericordia, non consente.

E voi da che parte state?