“la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio...Il Signore conosce i pensieri dei sapienti; sa che sono vani” 1 cor. 3:19-20.
Il mondo è malato. I Pareri sulla diagnosi della sua malattia sono svariati e quanto alle medicine da somministrare, i più grandi luminari rimangono perplessi. Quanti sono numerosi coloro che hanno già assistito al fallimento dei loro presunti ritrovati.
Volete sapere perché l'umanità è malata?
Perché non vuole saperne nulla di Dio. L'uomo non vuole riconoscere la Sua potenza infinita e rifiuta di credere che i cieli sono opera delle Sue mani (Salmo 19:1); non vuole saperne di un Essere infinitamente al disopra di lui. Rifiuta la Sua santità e la Sua giustizia poiché lo condannano, essendo l'uomo un essere contaminato. Non vuole neppure accettare l'amore di Dio poiché, se riconosce di esserne l'oggetto, deve di riflesso, amare Colui che lo ha così tanto amato. Chiude perciò il suo cuore quando il messaggio della grazia lo raggiunge, annunziandogli che Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Non si riconosce perduto davanti a Dio e, anche se ammette alcune sue “mancanze”, non vuole essere debitore a nessuno della sua salvezza.
Ed è così che gli uomini vivono quaggiù, andando curvi, schiacciati sotto il peso dell'inquietudine per il presente e dell'angoscia per quando l'avvenire. Eppure non hanno che da alzare gli occhi verso la croce dove il Signore Gesù si è offerto in sacrificio per donare la pace e la felicità, ma essi si rifiutano di farlo.
Poi vi è il “principe di questo mondo”: Satana, che, nella sua astuzia, continua a muoversi nell'ombra.
Una delle vittorie di Satana è stata l'aver portato gli uomini a negare la sua esistenza. Andate a parlare del diavolo! Verrete guardati come fenomeni, come gente fuori dal tempo, sopravvissuti di un epoca scomparsa. La verità è che Satana è più che mai all'opera, e che l'astuzia e la menzogna che lo caratterizzano dilagano sempre di più in questo mondo. Propone infinite distrazioni. Apre del continuo numerose “vie larghe”, ma ognuna di esse porta l'uomo sempre più lontano da Dio, e talvolta anche tanti cristiani finiscono per percorrerle dimenticando l'amore del quale sono stati amati e chi è il Signore della loro vita.