“Io ho invocato il tuo nome, o SIGNORE...tu hai udito la mia voce...Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: Non temere!” Lamentazioni 3:55-57.
I legami più intimi possono rompersi. La distanza allontana, il tempo separa, la tomba scava il suo abisso. Ecco un amico che viene a dirti: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” Ebrei 13:5.
Se sei afflitto e piangi sul naufragio delle tue relazioni terrene, porgi orecchio alla sua voce. Quando il tuo cuore, nel silenzio del tuo dolore, innalza il lamento di Giacobbe: “Giuseppe non è più, Simeone non è più” (Genesi 42:36), pensa a Colui che vuole stare vicino a te e non ti mancherà mai.
Se la tua esperienza è quella di Paolo: “Tutti mi hanno abbandonato”. Ma pure nell'amarezza delle circostanze poteva aggiungere: “Ma il Signore è stato con me e m'ha fortificato” 2 Timoteo 4:16-17. La Sua compagnia vale più di ogni altra cosa. Egli può con la Sua presenza e il Suo amore, compensare tutte le privazioni e afflizioni della terra.
“Le tue consolazioni hanno rallegrato l'anima mia” Salmo 94:19.
