Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
Atti 5:29
“Sii
fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita”.
“Pur
avendo poca forza… non hai rinnegato il mio nome”.
Apocalisse 2:10; 3:8
Fedele fino alla morte
Nato
in una nobile famiglia scozzese, il giovane Patrick Hamilton (1504-1528) fu
mandato da suo padre a Parigi per proseguire gli studi universitari. Lì cercò
con ardore la Verità, e leggendo il Vangelo ne scoprì il vero senso e poté
gustare una profonda pace. Alla morte del padre, tornò in Scozia, persuaso che
il suo paese aveva bisogno di udire la Parola di Dio. Anche se molti lo
apprezzavano, incontrò tuttavia da parte di altri una viva opposizione. I suoi
nemici trovarono ben presto un’occasione per farlo arrestare e l’inquisizione
lo fece condannare a morte. Gli venne offerta la grazia se avesse rinnegato la
fede, ma per ubbidire a Dio rispose: “Preferisco che il mio corpo bruci nelle
fiamme del vostro rogo, piuttosto che rinnegare Gesù che mi ha tanto amato e
che ho confessato come mio Salvatore”. Il giorno dopo fu giustiziato e
morì, chiedendo a Dio di aprire gli occhi dei suoi concittadini affinché
potessero conoscere la Verità.
Ma
la malvagità di Satana non ebbe il sopravvento. La fede dei cristiani che
avevano assistito al martirio del giovane Patrick fu risvegliata, e molti si
misero a proclamare con più coraggio che Gesù era l’unico Salvatore.
Ancora
oggi, in molti Paesi del mondo, i cristiani sono posti davanti a scelte
difficili, che condizionano il loro lavoro o mettono a repentaglio la loro
vita. L’apostolo Paolo dice a Timoteo: “Tu sai quali persecuzioni ho
sopportate; e il Signore mi ha liberato da tutte. Del resto tutti quelli che
vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2 Timoteo
3:10-12).