“Ma qualcuno dirà: Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?» Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore; e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme...Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in splendore. Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale” 1 Corinzi 15:35-44.
L'apostolo Paolo indica quattro modi in cui Dio trasformerà il nostro corpo. Essa cambierà.
1. Da corruttibile a incorruttibile.
2. Da ignobile a glorioso.
3. Da debole a potente.
4. Da naturale a spirituale.
Corrotto, ignobile, debole, naturale (fatto di carne). Quattro termini poco lusinghieri per descrivere il nostro corpo.
Gli anni passano e il nostro corpo diventa stanco, così consunto.
Hai dolore alle articolazioni e i muscoli non rispondono.
Capisci perché Paolo paragonò il corpo ad una tenda.
“In questa tenda gemiamo” 2 Corinzi 5:2.
La tua tenda era forte e resistente ma le stagioni sono passate e le tempeste si sono abbattute e questa vecchia tela comincia a cedere. Stremata dal gelo, piegata dal vento, la tua tenda non è più forte come un tempo.
O magari la tua “tenda” non è mai stata forte. Le tue gambe non ti hanno mai sorretto, il tuo udito è sempre stato debole o inesistente. I tuoi occhi sono sempre stati spenti o magari il tuo cuore non è mai stato regolare.
Avevo un amica, una sorella a me molto cara.
Un giorno dopo la lettura di questo passo mi disse: Il mio corpo è spezzato, ma la paralisi renderà ancora più glorioso ciò che diventerò.
Hai un artrite? In cielo non l'avrai
Hai il cuore debole? In cielo non lo sarà più.
Hai il cancro? Nel cielo il cancro non esiste.
I tuoi arti non rispondono? Ne avrai di nuovi, di potenti, di gloriosi.
Questo corpo potrebbe essere vicino alla morte, è normale, naturale.
Come un seme che viene interrato, il tuo corpo verrà calato nella fossa, se il Signore non viene prima.
Ma il seme piantato germoglierà a suo tempo e non uscirà dalla terra il seme che è stato gettato ma una cosa totalmente diversa.
Il seme della sequoia ad esempio e grande solo pochi millimetri ma alberò che ne uscirà potrà raggiungere i cento metri di altezza e otto di diametro.
Una cosa grandiosa imparagonabile al seme piantato.
Chi avendo questo piccolo seme in mano potrebbe immaginare una tale prodigio?
“Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità” 1 Corinzi 15: 51-53.