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venerdì 17 giugno 2022

17 giugno - Una legge ineluttabile

Vedo un’altra legge nelle mie membra che…  mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra.

Romani 7:23

 

La legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

Romani 8:2

 

Una legge ineluttabile

 

Alessio tiene in mano una palla, poi la lascia andare senza lanciarla. Quale direzione prenderà? Nessuna sorpresa; la palla cade in verticale, sottoposta alla legge di gravità. Se la lanciasse in alto con tutta la sua forza, salirebbe, ma presto ricadrebbe. L’impulso dato da Alessio non basta a sottrarla alla forza d’attrazione della terra. La gravitazione universale è una legge alla quale nessuno sfugge.

Anche in campo morale esiste una legge universale. L’apostolo Paolo la chiama la “legge del peccato che è nelle mie membra”. A partire dal peccato del primo uomo, essa assoggetta e governa la condizione morale dell’intera umanità. Lasciato a se stesso, qualsiasi discendente di Adamo pecca, inevitabilmente. I richiami della coscienza, la religione, la morale, non bastano per liberarlo definitivamente da questo terribile legame. Che voglia ammetterlo o no, l’uomo cede al male, senza potersi trattenere. Sfuggendo alla luce di Dio, egli va inevitabilmente verso le tenebre. Rimanendo sotto il dominio del peccato, si rende schiavo del diavolo e teme il giudizio di Dio. È anche questa una legge, confermata dall’esperienza nel corso di millenni.

Solo sul Signore Gesù questa legge non aveva effetto. Egli era senza peccato. Era il Figlio di Dio, venuto a liberarci (Giovanni 8:36). Se crediamo in Lui, la legge del peccato cede il passo a una nuova legge liberatrice: “la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù”. Lo Spirito di Dio che guida il credente lo spinge sempre al bene. “Camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne” (Galati 5:16).