Vedo un’altra legge nelle mie membra che… mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra.
Romani 7:23
La
legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del
peccato e della morte.
Romani 8:2
Una legge ineluttabile
Alessio
tiene in mano una palla, poi la lascia andare senza lanciarla. Quale direzione
prenderà? Nessuna sorpresa; la palla cade in verticale, sottoposta alla legge
di gravità. Se la lanciasse in alto con tutta la sua forza, salirebbe, ma
presto ricadrebbe. L’impulso dato da Alessio non basta a sottrarla alla forza
d’attrazione della terra. La gravitazione universale è una legge alla quale
nessuno sfugge.
Anche
in campo morale esiste una legge universale. L’apostolo Paolo la chiama la
“legge del peccato che è nelle mie membra”. A partire dal peccato del primo
uomo, essa assoggetta e governa la condizione morale dell’intera umanità.
Lasciato a se stesso, qualsiasi discendente di Adamo pecca, inevitabilmente. I
richiami della coscienza, la religione, la morale, non bastano per liberarlo
definitivamente da questo terribile legame. Che voglia ammetterlo o no, l’uomo
cede al male, senza potersi trattenere. Sfuggendo
alla luce di Dio, egli va inevitabilmente verso le tenebre. Rimanendo sotto
il dominio del peccato, si rende schiavo del diavolo e teme il giudizio di Dio.
È anche questa una legge, confermata dall’esperienza nel corso di millenni.
Solo
sul Signore Gesù questa legge non aveva effetto. Egli era senza peccato. Era il Figlio di Dio, venuto a liberarci (Giovanni
8:36). Se crediamo in Lui, la legge del peccato cede il passo a una nuova legge
liberatrice: “la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù”. Lo Spirito di
Dio che guida il credente lo spinge sempre al bene. “Camminate secondo lo
Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne” (Galati 5:16).