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domenica 12 giugno 2022

Decidersi

“Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde” Luca 11:23.

Molti si stupiscono che, per diventare cristiani, bisogna prendere una decisione. Alcuni si immaginano di essere già cristiani solo per il fatto di essere nati in un paese cristiano. Altri ritengono che l'avere ricevuto una educazione cristiana, l'aver accettato il credo e la morale cristiana sia tutto quello che occorre e non ci sia altro da fare. 

La gente poi è sempre ben disposta verso la “forma”, pronta ad osservare riti e cerimonie, purché non sia costretta a cambiare le proprie abitudini vivendo una “nuova vita”.

Invece una persona adulta, qualunque sia il suo ambiente o la sua educazione, è tenuto a decidersi o pro o contro Cristo. Non è possibile lasciarsi trascinare dalla corrente e arrivare così al cristianesimo. Non c'è nemmeno, qualcun altro che possa decidere per noi; tocca a noi farlo. 

“Due uomini camminano forse insieme, se prima non si sono accordati?” Amos 3:3. 

Questo profeta, il cui nome significa “fardello”, parla al popolo d'Israele recando un messaggio di giudizio da parte di Dio. Essi avevano goduto dei benefici della Sua presenza ma non ne avevano approfittato. Due uomini si mettono a camminare insieme andando nella stessa direzione solo se si sono accordati? 

La risposta è ovviamente no! Altrimenti andranno in direzioni opposte. 

Dietro a questa illustrazione vi era l'allusione che il popolo non aveva approfittato delle benedizioni contenute nel fatto di aver conosciuto il Dio che si era rivelato loro nella nuvola, nella colonna di fuoco, nella manna ecc. Non si erano “accordati” con Lui sulla direzione del cammino da fare. Non volevano seguirlo e di fatto avevano a cuore di camminare per le stesse vie dei pagani.

Non bastava semplicemente far parte del popolo d'Israele per potere entrare nella terra promessa. E' scritto: “il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero” Giuda 5. Bisognava credere in Dio.

Non basta neppure possedere una Bibbia o riconoscere che Cristo era davvero il Figlio di Dio; possiamo essere convinti che egli sia venuto e sia morto per salvare il mondo. Ma nessuna di queste ammissioni ci rende cristiani. L'adesione intellettuale non va confusa con la decisione del cuore.