Il SIGNORE scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti.
Esodo 34:28
I dieci comandamenti
Tre mesi dopo essere stato liberato dalla
schiavitù dell’Egitto, il popolo d’Israele ha ricevuto i “dieci comandamenti”
dati con solennità da Dio stesso sul monte Sinai. Vengono chiamati, in altri
passi della Bibbia (Deuteronomio 4:13; 10:4), le “parole del patto”, perché
sono alla base della prima alleanza, il primo patto, fra Dio e il suo popolo
terreno.
Questi comandamenti hanno una
portata molto ampia; sono la luce che Dio dà riguardo ai comportamenti degli
uni con gli altri, come pure sulle loro relazioni con Lui.
Nessuna cultura, nessuna
civiltà sfugge alla portata di questi comandamenti. Essi ci stimolano a
prendere coscienza del peccato e ci fanno capire la sua origine e le sue
caratteristiche.
Dobbiamo dire, però, che i
dieci comandamenti non sono un patto fra Dio e i credenti in Cristo. Se
crediamo al Signore siamo posti in una relazione del tutto nuova, fondata sul
dono che il Signore Gesù ha fatto della Sua vita alla croce, la relazione di figli
di Dio, che conoscono Dio come loro Padre. Conservano però tutta la loro
importanza perché ci illuminano, come del resto tutta la Bibbia, su ciò che Dio chiama bene e su ciò che chiama
male.
Nella nostra epoca in cui tutto
è “relativizzato”, in cui ognuno è tentato di dare la propria definizione del
bene e del male, abbiamo bisogno di leggere queste parole e lasciare che la
loro luce rischiari il nostro essere interiore.
(il seguito nei prossimi 11 lunedì)