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lunedì 25 settembre 2023

25 settembre - “È compiuto!”

Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: “È compiuto!” E, chinato il capo, rese lo spirito.

Giovanni 19:30.

 

“È compiuto!”

 

Gesù, il Figlio di Dio, è in croce. Il compito che il Padre gli aveva affidato è terminato (Giovanni 17:24). Prima di “rimettere il Suo spirito” nelle mani del Padre, il Signore proclama al mondo intero che la Sua opera è compiuta! Una proclamazione sublime per i risultati gloriosi ed eterni che essa comporta. La volontà di Dio e i Suoi consigli eterni di grazia e di giustizia possono ora concretizzarsi. L’opera di grazia, per la quale Dio doveva essere glorificato, il peccato pagato e il peccatore riscattato,  è stata condotta a termine.

Finalmente, da dopo la fine della creazione, Dio può di nuovo dichiarare che tutto era “molto buono” (Genesi 1:31), che l’opera è perfetta. L’uomo in Eden aveva guastato ogni cosa con la sua disubbidienza, e quando Dio, secoli dopo, aveva dato la Sua Legge, “santa, giusta e buona” (Romani 7:2), l’uomo si è mostrato totalmente incapace di rispettarla. Così, la legge non ha “condotto nulla a compimento”, e i “doni e i sacrifici” che essa prescriveva non potevano, quanto alla coscienza, rendere perfetti coloro che li offrivano (Ebrei 10:1).

La perfezione non si trova né in noi né attorno a noi. Essa si trova soltanto alla croce di Cristo. Là Egli ha compiuto un’opera perfetta che è in grado di rendere perfetti; un’opera compiuta una volta per sempre” (Ebrei 10:10), che non ha bisogno d’essere ripetuta, e alla quale nulla è da aggiungere, perché il Signore stesso la dichiara “compiuta”.

“È compiuto!” Questo grido di trionfo ha echeggiato nel silenzio del Calvario, dove è avvenuta la lotta più terribile che mai sia stata registrata negli annali della storia del cielo e della terra. E Dio, che fino a quel momento aveva mantenuto il silenzio, rende testimonianza alla perfezione del sacrificio di Suo Figlio lacerando la cortina del tempio dall’alto al basso e aprendo così l’ingresso fino alla Sua santa presenza. Ormai, la via “nuova e vivente” è aperta (Ebrei 10:19-20)!


 (tratto da “Ecco l’uomo!” – Edizioni Il Messaggero Cristiano)