I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.
Giovanni
4:23
Per
mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un
sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome.
Ebrei 13:15
Lode
collettiva
I credenti sono invitati a
lodare e adorare Dio. Non è Egli degno di ogni onore e gloria?
“Offriamo
continuamente a Dio un sacrificio di lode”, dice il versetto di oggi. È un
incoraggiamento ad essere sempre disposti alla lode individuale nella nostra
vita quotidiana. Ma questo si spinge anche, specialmente nel giorno di
domenica, a lodare Dio e ad adorarlo insieme
agli altri credenti, perché siamo tutti riscattati dal sacrificio del
Figlio Suo.
La
nostra lode è “il frutto” delle nostre labbra perché noi esprimiamo con le
labbra i sentimenti del nostro cuore trasformato dall’amore di Dio. Con canti,
preghiere, e con la lettura di passi della Bibbia, esprimiamo a parole la lode
dei nostri cuori.
Le
labbra “confessano il suo nome”, cioè il nome del Signore Gesù. Confessare il
Suo nome è esprimere pubblicamente, con l’aiuto della Parola di Dio e dello
Spirito Santo, ciò che Egli è, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, ciò che ha fatto per Dio Padre e per noi
che siamo stati da Lui riscattati; significa contemplare con meraviglia l’opera
della redenzione compiuta alla croce, ed esprimere a Dio la nostra adorazione
riflettendo sui diversi aspetti della morte espiatoria di Cristo, sui Suoi
dolori profondi, e sulle conseguenze benedette che ne sono derivate per noi.
Il
Padre cerca degli adoratori. Anche
oggi, “adoriamo
e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti”! (Salmo 95:6).