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sabato 21 dicembre 2024

Guardando il volto del Signore 3

Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: E’ compiuto!” e chinato il capo rese lo spirito.

Guardando il volto del Signore, lo contempliamo sulla croce in questa scena unica e meravigliosa. Vediamo un volto che si china, dopo essere entrato volontariamente nella morte. Il termine originale, klino, è lo stesso utilizzato, quando il Signore Gesù lungo il cammino aveva detto: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo” (Luca 9:58). Guardiamo il suo volto: Colui che su questa terra non aveva un luogo dove posare il capo, china il capo dopo aver reso lo spirito. 

Torniamo a questa scena. Dopo aver sopportato il giudizio di Dio sul peccato, dopo la sofferenza estrema, indicibile, questa scena ci infonde pace, ci dona sicurezza. 

Il Signore Gesù dice: “è compiuto. La parola greca utilizzata “tetelestai” deriva dal verbo: “teleo”, che significa portare a termine, completare, compiere. E’ una parola di cruciale importanza perché indica portare a termine con successo un’azione. Ciò è significativo perché ci parla di un’azione compiuta nel passato, i cui risultati continuano al presente.

Ma c’è ancora un’ulteriore significato della parola “tetelestai”. Questo termine era utilizzato nel primo e nel secondo secolo dopo Cristo nel senso di PAGATO ed appariva spesso nei documenti commerciali dell’epoca per indicare un debito saldato, pagato interamente.

Tre cose fondamentali:

1. Siccome il Signore Gesù ha pagato pienamente il nostro debito, l’opera della salvezza è perfettamente compiuta. Il debito è stato pagato, il lavoro terminato, il sacrificio compiuto. Tenuto conto, che il verbo utilizzato in questo caso è al participio presente, questo indica che il Signore Gesù è morto una volta e per sempre. Questo sacrificio è stato pienamente sufficiente per pagare per i peccati di ogni persona, passata, presente e futura, che avrebbe avuto fede nel Dio che giustifica l’empio. Ciò che Gesù Cristo ha fatto è così totale e completo che non deve essere ripetuto. La Sua opera è compiuta. Non vi è nulla di più che Dio possa fare per salvare gli uomini.

2. Siccome il Signore Gesù ha pagato pienamente, l’uomo non deve aggiungere nulla. Tutti gli sforzi per aggiungere qualcosa a ciò che Cristo ha fatto alla croce sono inutili e non producono nulla. Questo è un punto cruciale perché talvolta gli uomini pensano che per ottenere il perdono di Dio debbano fare qualcosa. Molti possono domandare, cosa devo fare per essere salvato? Possiamo andare oltre ed affermare che se il Signore ha pagato, ha saldato il debito al nostro posto, noi non dobbiamo pagare più nulla. Se pensiamo di dover fare qualcosa per ottenere la salvezza vuol dire che riteniamo che il prezzo non sia stato saldato. Dio ci offre questo gratuitamente, perché Cristo ha pagato interamente il prezzo. Un prezzo che noi non avremmo mai potuto pagare. Siamo “giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” (Romani 3:24). Siamo stati salvati per grazia, questo è il dono di Dio!

3. Siccome Cristo ha pagato pienamente, l’unica cosa che possiamo fare è accettare questo fatto o rifiutarlo. Qui entra in gioco la fede, ovvero occorre credere. Siamo stati salvati per grazia, mediante la fede. Questa è la nostra responsabilità. La fede è la mano di un bisognoso che si apre per ricevere un dono.

Qual è la vostra risposta?