“Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; altrimenti voi non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro, che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio” Matteo 6:1-2.
“E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio” v.5.
“Ora, quando digiunate, non siate mesti d'aspetto come gli ipocriti; perché essi si sfigurano la faccia, per mostrare agli uomini che digiunano; in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio” v.16.
Le elemosine, le preghiere e i digiuni sono i tre modi principali con i quali gli uomini pensano di assolvere i loro “doveri religiosi”. Quando questi atti sono fatti in modo da essere notati dagli altri, non giovano a nulla e possono andare a braccetto con il peggiore orgoglio. Anche se esternamente, sul viso, vi può essere la contrizione, infondo al cuore vi è la soddisfazione di sé.
Il vocabolo greco di ipocrita ha il significato di attore, ovvero qualcuno che recitava per un pubblico e per questo riceveva una paga e qui abbiamo letto: “in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio”. Questa sentenza viene ripetuta tre volte perché non c'è ricompensa da parte di Dio per tali cose. Non devono aspettarsi altro, hanno già avuto la loro “paga”.
Il Signore ci insegna come pregare. Non si tratta di un atto meritorio, ma di un umile presentazione dei nostri bisogni al Padre celeste nel segreto della cameretta.
“Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani, perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole” v.7.
La preghiera non deve essere fatta di inutili ripetizioni o formule vuote. Pregano in questo modo solo coloro che non sono salvati. Dio non si lascia “convincere” dal gran numero di parole: Egli percepisce le espressioni sincere del cuore.
Il vero credente ha dei grandi privilegi, può accostarsi in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, al trono della grazia e nel nome del Signore Gesù presentare a Dio le sue richieste. Approfittiamo noi di questo privilegio?