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mercoledì 11 dicembre 2024

Gente di poca fede (3)

“Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: ‹‹Uomo di poca fede, perché hai dubitato?››. Matteo 14:31

Il Signore obbliga i suoi discepoli a passare all’altra riva. Lui va sul monte a pregare. La barca era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. 

Chissà quanti interrogativi nei discepoli. Perché ci ha “obbligato”? Perché non è venuto con noi? Perché proprio ora che c’è la tempesta Lui non c’è? Quante sono le nostre domande. Perché sto attraversando questa circostanza? Perché proprio ora? Perché il Signore non interviene? 

Il Signore alla quarta vigilia della notte quando la barca aveva una distanza di 25-30 stadi da riva, cammina sulle acque e subito di fronte allo spavento dei discepoli che credevano fosse un fantasma disse: “Coraggio sono io non abbiate paura”. Pietro fa una richiesta molto particolare “Signore se sei tu comandami di venire da te sull’acqua”. La risposta del Signore  è: “Vieni”. Pietro ha camminato sull’acqua è andato verso il Signore, ma guardando al vento ha avuto paura ed ha iniziato ad affondare e ha gridato: “Signore salvami!”. Ha iniziato ad affondare quando ha smesso di guardare al Signore e ha guardato gli effetti del vento.  

Quanto spesso ci capita in momenti di difficoltà grandi e piccole di guardare solo a ciò che ci sta accadendo e di dimenticarci completamente del Signore, della sua potenza che è capace di farci camminare sulle acque. Qual è la causa? Poca fede. Il Signore ha dovuto dire a Pietro: “Uomo di poca fede perché hai dubitato”.  Che grazia constatare che il Signore è pronto stende la mano, lo afferra e trae in salvo. Quando leggo questo episodio amo sempre ricordare che un fratello anziano rimarcava sempre che i discepoli avevano percorso 25-30 stadi e che il Signore va verso i discepoli alla quarta vigilia della notte. Vi è una distanza misurata, un tempo contato, prima che il Signore intervenga direttamente. 

Per l’episodio di Lazzaro, quando il Signore ha ricevuto la notizia della malattia di questo Suo amico si è trattenuto ancora 2 giorni nel luogo dove si trovava invece di andare subito a Betania. Molte volte vorremmo vedere subito un intervento del Signore, conoscere immediatamente informazioni che ci riguardano, capire che tipo si soluzione può avere il problema. Siamo in ospedale in attesa di una diagnosi, stiamo aspettando l’esito di un colloquio di lavoro. I tempi del Signore non sono i nostri e in circostanze difficili uno dei suoi scopi è quello che impariamo ad essere pazienti e dipendenti da Lui. Poniamo la nostra fiducia in Lui sapendo che alla quarta vigilia della notte udremo la sua voce che ci dirà: “Coraggio sono io; non abbiate paura”, e se rischiamo di affondare la Sua mano sarà pronta ad afferrare la nostra.