Questo ipotetico sogno è usato semplicemente per illustrare in modo figurativo un principio ben chiaro nella Scrittura riguardo al peso delle nostre “opere” in rapporto con la salvezza.
Ero morto e, di li a poco sarebbe stata celebrata la consueta cerimonia funebre, due figure indistinte vennero a prendermi e mi condussero in una stanza enorme, al centro della quale era posta una grande bilancia.
Seppi che le mie opere, buone e cattive, sarebbero state pesate e che sarei entrato in cielo solo in base al risultato di questo controllo.
Le due figure incominciarono a gettare sul piatto sinistro della bilancia, sul quale era posta una targa recante la scritta “debiti”, dei grossi pacchi avvolti in tessuto nero; mi resi conto che erano le mie opere cattive e fui stupito e angosciato dalla loro quantità: follie di giovinezza, atti palesi e atti commessi di nascosto, azioni dimenticate da tanto tempo.
Via via che venivano poste sulle bilancia mi ritornavano tutte alla mente, Il loro numero era enorme e sembrava non finire mai. Poi una voce profonda con un ordine perentorio si fece udire: “Portate qua anche tutte le sue parole e tutti i suoi pensieri”.
Mi sentii sprofondare. Cosa c' entrano le parole e i pensieri? Non bastano le azioni?
Il carro che giunse era oltremodo sovraccarico e la montagna di pacchi che trasportava era oltre ogni immaginazione. Il loro peso era spaventosamente grande e il piatto della bilancia incominciò a scendere sempre più quasi volesse sprofondare.
“Portate qua le mie buone azioni, presto” mi misi a gridare in preda alla disperazione.
Dopo qualche attimo di silenzio vidi giungere un altro carro ma il carico che trasportava era esiguo. Così pochi! Ma i miei digiuni, i pellegrinaggi, le mie lunghe preghiere?
Le due figure presero a scaricare quell'ultimo carro e io mi aspettavo che ponessero il suo contenuto sul piatto della bilancia con su scritto “crediti” ma con mia grande meraviglia non fu così, anche questi furono messi sull'altro piatto. No, no, state sbagliando gridai!
Nessun errore, mi fu risposto dalle due figure, tutto ciò che hai compiuto al di fuori di Cristo non ha fatto che accrescere la tua responsabilità.
Tu sapevi, tu hai udito, tu hai letto e … non hai voluto.
Pensa, caro lettore, sarebbe stata sufficiente che una solo goccia del prezioso sangue del Figlio di Dio fosse caduta sull'altro piatto definito “crediti” per cambiare completamente la tua sorte. I tuoi peccati sarebbero spariti, cancellati una volta per sempre.
“il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato” 1 Giovanni 1:7.
“tu, nel tuo amore, mi hai liberato... perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati” Isaia 38:17.
“Poiché in lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de' peccati, secondo le ricchezze della sua grazia” Efesini 1:7.
“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” Efesini 2:7-8.
Se ti riconosci peccatore e credi in Lui, Dio non ti domanderà più conto dei tuoi peccati e ciò che rimarrà sarà semplicemente tutto ciò che tu hai fatto in risposta al suo amore e in armonia con la volontà di Dio.
“Perciò fratelli miei diletti, state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore” 1 Corinzi 15:58.