Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza alla lunghezza di qualche palmo, la mia durata è come nulla davanti a te.
Salmo 39:5
Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un
vapore che appare per un istante e poi svanisce.
Giacomo 4:14
Ricordiamo tutti la terribile onda anomala
che si è abbattuta sulle coste dell’Oceano Indiano il 26 dicembre del 2004
provocando oltre 200.000 morti. A questo proposito un uomo politico dichiarava:
“Credo che questo dramma lascerà un segno indelebile e che le persone abbiano
preso coscienza della fragilità umana”. Speriamo che sia davvero avvenuto così!
È vero, l’essere umano è fragile.
Nonostante i progressi della tecnologia e della medicina, nessuno può avere la
certezza di essere vivo domani; eppure, nella nostra società occidentale, dove
quasi ogni evenienza è coperta da un’assicurazione, abbiamo purtroppo la
tendenza a dimenticarlo. Questa fragilità e questa incertezza sulla durata
della nostra vita, dovrebbero spingerci a metterci in regola con Dio.
In una parabola, Gesù ci parla di un uomo
ricco che aveva dei grandi progetti. Voleva ingrandire i suoi granai e aveva in
programma di godersi le sue ricchezze. “Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte
stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi
sarà?” (Luca 12:20). È Dio che determina
la durata della nostra vita sulla terra e ci concede questi giorni non
perché ammassiamo ricchezze, ma per conoscere Lui e accettare la vita eterna
che solo Lui ci può dare. Questa vita ha come fondamento la morte e la
risurrezione di Cristo, il Figlio di Dio.