Il salmista invita a dare gloria al SIGNORE allo
scopo di esaltare la bontà e la fedeltà di un Dio che è aiuto e scudo (11), che
si ricorda dei Suoi (12) per benedirli insieme ai loro figli (14).
Ø
Dov’è Dio?
Gli uomini ci osservano e tutto ciò che accade
nella nostra vita è sottoposto al loro commento. Non potendo comprendere le vie
di Dio verso di noi finiscono sempre col chiederci: “dov’è il vostro Dio?”.
È la domanda tipica del mondo ai credenti quando,
dopo aver testimoniato della bontà e della fedeltà di Dio, vengono a trovarsi
nelle difficoltà della vita. È sempre il
mondo che fa questa domanda (cfr. Sl 42:3 – Gl 2:17) perché guarda le circostanze
della vita, le difficoltà e, inevitabilmente perde di vista Dio.
Il mondo ha messo la sua fiducia nei suoi idoli che
sono il denaro, l’arte la tecnica, i divertimenti, i piaceri della vita. Si è
fatto questi idoli ed è finito per diventare esattamente come loro (8)!
Ø
È nel cielo!
Il credente, al contrario, sa che anche quando
sembra che Dio non gli risponda la sua causa Gli sta davanti (Gb 35.14) e
attende pazientemente che risponda dal cielo e manifesti la gloria di un Dio
potente ed unico.
“Il nostro
Dio è nei cieli” (3) è la risposta del credente consapevole di non aver a
che fare con idoli fatti da mani d’uomo, che non parlano, non vedono, non odono
(4/7). Essi mettono la loro fiducia in Colui che non mancherà di venire in loro
aiuto e di proteggerli (9, 10, 11).
È la certezza della fede che gli fa godere delle
benedizioni divine indipendentemente dalla sua età (13), personalmente e con la
famiglia (14), e che lo porta alla lode presente ed eterna (18)
Testimoniamo a tutti chi è veramente il nostro Dio.
Facciamo in modo che sia conosciuto dalle persone che ci circondano. Questo
sarà possibile nella misura in cui ricercheremo la Sua gloria piuttosto che la
nostra (1).
D.C.