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lunedì 2 novembre 2015

Cosi’ parla il Signore - Zaccaria 8:1/23

Il profeta ripete in continuazione “Così parla il SIGNORE”  (1, 3, 4, 6, 7, 9, 20, 23), affinché tutti vengano messi a conoscenza del pensiero di Dio. Quando noi leggiamo la Bibbia, o la citiamo ad altri, non dovremmo mai perdere di vista che è Dio che parla.
Le persone a cui si rivolge il profeta odono le promesse che avrebbero ricevute, perché il loro Dio non li dimenticherà e Gerusalemme, un tempo disabitata e desolata (Neemia 11:1/2), sarà di nuovo abitata da una popolazione di ogni età (4/5).

Il primo a tornare nella città sarà il SIGNORE (3) e con Lui arriveranno le benedizioni (9,12), il timore scomparirà (13) e ciò che sembra impossibile all’uomo sarà reso possibile dalla Sua presenza (6).

Non è così anche per noi oggi? La presenza del Signore in mezzo ai Suoi (Matteo 18:20) non garantisce una piena sufficienza in tutto ciò di cui hanno bisogno?

Incoraggiamento
Il profeta incoraggia i suoi ascoltatori a dire “la verità ciascuno al suo prossimo ” (16) e la stessa esortazione è fatta da Paolo ai credenti di  Efeso che sono chiamati a questo perché “membri gli uni degli altri” (Efesini 4:25).
Al termine del suo discorso il profeta aggiunge ancora: “amate la verità e la pace” (16). Occorre  perciò che la verità sia amata, conosciuta e vivente in noi per produrre un vero amore reciproco (2 Giovanni 1/2).
Allora anche i “digiuni” (19) diventeranno un argomento di gioia e di esultanza.

Ci dia il Signore di realizzare la Sua vicinanza affinché, benedetti dalla Sua presenza, possiamo mostrare amore gli per gli altri  in modo che il mondo conosca che siamo Suoi discepoli (Giovanni 13:34/35).


D.C.