Anche se apparentemente sembra che Dio sia indifferente e non si occupi
delle cose che riguardano la vita degli uomini il Suo occhio è attento e niente
sfugge al Suo sguardo della condotta di
ogni singolo uomo incredulo o credente che sia (1).
Se non dimenticassimo mai questa grande verità il nostro modo di comportarci, forse, in
molte circostanze, sarebbe diverso.
I giudizi annunciati in questo capitolo confermano che gli uomini non
sfuggiranno al giusto castigo di Dio. Spesso gli increduli pensano che, poiché
Dio non interviene subito, non abbia a cuore il loro stato e non si curi del
loro peccato, scambiando la pazienza per indifferenza.
Il fatto che Dio non esegua subito il giudizio sul peccato non significa
affatto che sia indifferente (Salmo 50:21) e, presto o tardi, chiederà conto
all’uomo dei suoi peccati.
Ben diversa è la sorte di coloro che sono l’oggetto del Suo amore. Essi
saranno come “pietre di un diadema” (16). Nutriti e resi gioiosi, potranno
gustare la Sua
bontà ed ammirare la Sua
bellezza (17) ed allo stesso tempo, la prossimità a Lui, renderà testimonianza
della Sua infinita grazia davanti agli uomini (Salmo 31:19/21).
Oggetti del Suo sguardo, custoditi dal Suo amore, il Signore ci dia di
saper apprezzare nel giusto valore la
Sua grande bontà!
D.C.