I Giudei lapidavano i condannati a morte; i Romani crocifiggevano gli schiavi. Il Salmo 22:16 aveva preannunciato nella visione di Gesù sulla croce: "M'hanno forato le mani e i piedi".
Zaccaria 13:6 predice: "Che sono quelle ferite che hai nelle mani? Egli risponderà: Sono le ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici".
Gli uomini hanno posto fine al ministero di grazia dell'Uomo Cristo Gesù inchiodando quelle mani che avevano compiuto tanti miracoli e portato tante benedizioni, e inchiodando quei piedi che, infaticabili, avevano percorso le vie della Galilea e della Giudea, da Nazaret a Gerusalemme. Le hanno inchiodate perché queste non potessero più benedire, i piedi affinché il Signore non potesse più andare di luogo in luogo facendo del bene. Gli hanno forato il costato per dare fine al suo amore verso tutti.
Le mani del crocifisso hanno attirato l'attenzione dei discepoli. Quando ha chiesto qualcosa da mangiare in presenza dei suoi. "Guardate e mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io ... E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi" Luca 24:39-40.
Quando si presentò ai discepoli riuniti, è detto in Giovanni 20:19-20, che "mostrò loro le mani e il costato". Le Sue mani e il Suo costato ricordavano le sofferenze inflitteGli dagli uomini; quelle ferite da cui era uscito il sangue e che ci parlano di tutte le sofferenze sopportate per la nostra salvezza.
Adesso non vi è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Rom.8:1) proprio grazie a quelle sofferenze, a quelle ferite Egli può dire delle Sue pecore: "Nessuno le rapirà dalla mia mano" Giovanni 10:28.