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venerdì 21 luglio 2023

21 luglio - Ravvedetevi!

Giovanni il battista… predicava… e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Matteo 3:1-2

 

Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Matteo 4:17

 

Ravvedetevi!

 

Giovanni Battista e Gesù iniziano la loro predicazione con le stesse parole. Perché questo pressante invito a pentirsi? Perché è il punto di partenza del Vangelo, una sorta di passaggio obbligato. Cosa significa “ravvedersi o pentirsi?” Il verbo evoca, in generale, il concetto di dispiacersi di aver agito male, accompagnato dal desiderio di rimediare allo sbaglio e di non ripeterlo più. Eppure questa definizione è incompleta.

Nell’originale greco, il termine significa letteralmente “cambiare modo di pensare”. Non si tratta solo di dispiacersi di ciò che si è commesso, ma di un cambio fondamentale di prospettiva, del nostro modo di considerare Dio e noi stessi.

Il pentimento non è dunque un attacco di rimorso e di condanna su noi stessi, ma è soprattutto una conversione, un dietro-front, un nuovo sguardo sulla nostra vita e su come Dio la vuole. E’ allontanarci dal cammino della nostra volontà per volgerci verso il Dio vivente che si rivela nella sua Parola. È convertirsi “dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio” (Atti 26:18). Quando la luce dell’amore di Cristo entra nel nostro cuore, allora incominciamo a comprendere il nostro stato di peccato e a separarci dal male. Pentirsi è trovarsi d’accordo con Dio su ciò che il peccato è, rendersi conto dei propri peccati – dei miei peccati – per confessarglieli e abbandonarli.