Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
Apocalisse 3:17
«Se qualcuno ha sete, venga a me
e beva».
Giovanni 7:37
Contento
di me?
Immaginiamo una persona che
conduce una vita onesta, assiste alle funzioni religiose, fa del bene al
prossimo e si vanta di avere anche qualche conoscenza della Bibbia. Gli
permetteranno, queste qualità, di presentarsi davanti al Dio santo?
La Bibbia ci dice che nessun uomo
è perfetto, ma Dio lo è. Si può essere migliore del collega o della vicina di
casa, e si può pensare: Se nel mondo tutti vivessero come me, le cose
andrebbero molto meglio.
Quella persona contenta di sé
sarà valutata da Dio con benevolenza? Se lo pensa, s’inganna. È proprio a lui
che il Signore Gesù, il “testimone fedele”, dice: “Tu non sai, invece, che sei
infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo”. Le nostre pretese, i
nostri sforzi, le nostre attività religiose e una conoscenza intellettuale
della Bibbia non bastano per presentarsi davanti a Dio. Ogni peccato, per quanto minimizzato nella società, ostacola il nostro accesso a Lui;
dobbiamo riconoscerlo, anche se è difficile farlo. Invece di continuare ad
essere contenti di noi stessi, e finire così lontani da Dio per l’eternità,
confessiamo di non avere niente da offrirgli; e questo ci dà accesso alla Sua
grazia.
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è
morto sulla croce per offrirci il Suo perdono gratuito. La sicurezza di ogni
credente si fonda sul prezzo pagato da Cristo che lo ricolma delle “insondabili
ricchezze” (Efesini 3:8) della Sua grazia.