Quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini.
Tito 3:8
Vi esortiamo, fratelli,… a
sostenere i deboli.
1 Tessalonicesi
5:14
“Tuo
fratello è là sotto!”
Ad est della città di Basilea si
stava costruendo un canale per le acque di scolo. Si trattava di scavare una trincea
profonda cinque metri, e siccome non pioveva da parecchie settimane le pareti dello
scavo non erano state sufficientemente consolidate. Questa negligenza si rivelò
fatale. All’improvviso, in un punto più fragile, le pareti cedettero
seppellendo diversi operai.
Immediatamente furono organizzati
i soccorsi, e da ogni lato accorsero dei curiosi per seguire le operazioni. Una
donna si avvicinò a uno di loro e, mettendogli una mano sulla spalla, gli
disse: “Sai che tuo fratello è sepolto là sotto?” A quelle parole l’uomo
impallidì. Si tolse la giacca, prese una pala, saltò nello scavo e si mise a
spalare febbrilmente insieme agli altri, finché tutte le vittime furono tratte
fuori, compreso suo fratello.
Non c’è in questo una lezione per
noi? Quanta gente intorno a noi è prigioniera di quella natura peccatrice che
ci esclude da ogni relazione con Dio! Non siamo preoccupati per loro? Come gli
operai del racconto, anche loro sono perduti e infelici, e hanno bisogno di
essere liberati. Dovremmo essere pieni di compassione
per i nostri parenti, i colleghi, gli amici che vivono senza Dio. Parliamo
loro di Cristo, il Salvatore. Lui è la sola via per passare dalle tenebre alla
luce, dalla morte alla vita eterna.