E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?» Tutti risposero: «Sia crocifisso».
Matteo
27:22
Ma voi rinnegaste il Santo, il
Giusto e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe
della vita.
Atti
3:14-15
Quale dei
due volete?
Durante il processo a Gesù, il governatore
romano Pilato propose una scelta al popolo di Gerusalemme: presentò due uomini,
chiedendo quale dei due volevano che fosse rilasciato.
Il primo si chiama Barabba, un
noto assassino e fomentatore di sommosse. Il suo nome significa “figlio del
padre”, e possiamo pensare che fosse della stessa razza di quelli che cercavano
di far morire Gesù ai quali Egli aveva detto: “Voi siete figli del diavolo…
Egli è stato omicida fin dal principio” (Giovanni 8:44). L’altro è Gesù, il
Figlio di Dio. L’evangelista precisa che Lui è la sorgente della vita (Giovanni
1:4). Gesù stesso ha detto: “Io sono la risurrezione e la vita”. E Giovanni
afferma: “Egli è il vero Dio e la vita eterna” (1 Giovanni 5:20).
Davanti a quella scelta, si levò
un grido: “Non costui, ma Barabba!” (Giovanni 18:40). Barabba fu liberato, e
Gesù fu messo a morte.
Quale scelta farebbero oggi gli
uomini? La
condanna del Signore mostra, in modo solenne, lo stato morale dell’umanità. Quello che vediamo nel mondo attuale
conferma tristemente che la sua guida è sempre Satana, l’“omicida”.
Questa constatazione non ci deve
però far disperare. Le conseguenze della morte di Gesù alla croce sono
incalcolabili. Permettendo la messa a morte di Suo Figlio, Dio aveva in vista
la salvezza dell’umanità colpevole. Gesù è morto, ma è anche risuscitato, e ad
ogni persona che crede in Lui Dio dà la vita eterna.