“Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai” (Giosuè 1:7)
Il cammino di prosperità secondo Dio è un cammino di fede: “Credete nel SIGNORE vostro Dio” diceva Giosafat “e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e trionferete!” (2 Cronache 20:20). Questa fede in Dio deve andare di pari passo con l’obbedienza. Si dice spesso: credere è obbedire e obbedire è credere; è sottomettersi interamente alla volontà di Dio, “buona, gradita e perfetta volontà” (Romani 12:2); volontà di un Padre saggio e buono che ha in vista solo il bene e la prosperità dei Suoi figli.
A Giosuè, che stava per essere incaricato della guida del popolo dopo la morte di Mosè, l’Eterno raccomanda di stare attento e di fare tutto quello che la legge di Mosè ordinava; “non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai” (8). Dio insiste perché Giosuè mediti su questo libro della legge giorno e notte allo scopo di conformarsi a tutto ciò che c’è scritto poiché, dice Dio: “allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai” (8). Quale esortazione, anche per noi, a leggere la Parola, a meditarla e, soprattutto, a metterla in pratica! Quanto siamo lontani da questo! Spesso siamo pigri per leggere questa buona Parola e sprechiamo le energie per conformarci alle nostre vie; ma la strada delle benedizioni è quella (cfr. Giacomo 1:22/25).
“Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, … ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà” (Salmo 1:1/3).
Se desideriamo portare del frutto per il Signore ed essere utili a coloro che ci attorniano occorre, prima di tutto, avere le nostre anime istruite da Dio. Nutrirci della Parola, dimorare in comunione con Dio e nella Sua dipendenza, cioè perseverare nella preghiera, ecco quale deve essere la nostra linea di condotta. È ciò che ha caratterizzato il nostro modello, il Signore Gesù, quando Egli era sulla terra. È stato l’Uomo obbediente e dipendente, il cui diletto era di fare la volontà del Padre Suo. Leggiamo riferito a Lui: “l’opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani” (Isaia 53:10).