“Non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: Voi diverrete liberi?” Gesù rispose loro: “In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato… Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.
Giovanni 8:33-36
La via verso la libertà
Chi è stato in carcere sa cosa significa
essere “prigioniero”. Ma non tutti sanno che ognuno di noi è, per natura, come
un prigioniero, tenuto “in carcere” dal potere del peccato. Nessuno può
sfuggire al peccato e nessuno può dire di non aver mai trasgredito la legge di
Dio. È ciò che Gesù spiegava ai Giudei i quali, ritenendosi persone libere,
credevano di non avere nessun bisogno di essere liberati (Giovanni 8). Noi tutti
siamo per natura servi del peccato, siamo suoi prigionieri.
Fortunatamente, però, questa drammatica
situazione può non essere definitiva. Se la Bibbia afferma che siamo tutti
prigionieri delle nostre concupiscenze e delle nostre passioni, essa ci
presenta anche il Liberatore, Gesù Cristo che Dio ha “mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri… per rimettere in
libertà gli oppressi” (Luca 4:18). Nel mondo sono tantissimi quelli che possono
testimoniare di aver ottenuto questa liberazione, in modo particolare chi era schiavo
della droga, dell’alcool, dell’occultismo, di passioni malsane, e tutti hanno trovato, credendo e meditando la
Bibbia, la vera libertà.
Chi crede al
Signore Gesù è liberato prima di tutto dalla condanna del peccato,
perché il suo Salvatore questa condanna l’ha presa su di Sé. Ed è liberato
anche dalle imposizioni di una Legge che Dio aveva dato, ma che è umanamente
impossibile da osservare, perché questa Legge l’ha adempiuta il suo Salvatore
per lui. Il credente, salvato per grazia, ubbidisce
a Dio per riconoscenza e per amore, e si astiene da ogni forma di peccato
per non disonorare Lui. La nuova vita, ricevuta quando ha creduto, gode della
presenza e dalla potenza dello Spirito Santo che gli dà l’energia di vincere il
male e orienta le sue aspirazioni verso le cose del cielo. Il credente è dunque
veramente libero! Finché è sulla terra, può ancora, purtroppo, cadere in
qualche peccato se non veglia come dovrebbe, ma ha la libertà di accostarsi a
Dio in preghiera e chiedergli perdono, sapendo che il sangue di Gesù Cristo lo
purifica anche da quel peccato (1 Giovanni 1:8-9).