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sabato 8 novembre 2025

08 novembre - Prima di tutto testimoniare

La donna… venne tutta tremante e, gettatasi ai Suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita in un istante.

Luca 8:47

 

Prima di tutto testimoniare

(Leggere Luca 8:40-48)

 

Gesù attraversa con difficoltà le stradine affollate di un villaggio della Palestina per andare al capezzale di una fanciulla morente. Una donna gli si avvicina furtivamente e tocca, senza farsi notare, un lembo della veste di Gesù. La donna soffre da dodici anni di perdite di sangue e non ha voglia di esporre questo suo problema intimo davanti agl’altri. Inoltre sa che, secondo la legge di Mosè, in quello stato non avrebbe nemmeno il diritto di avere contatti con altre persone.

Meravigliosa grazia di Dio! Quella donna è guarita all’istante. Ma il Signore vuole che il miracolo venga alla luce e dice: “Chi mi ha toccato?” Allora la donna si avvicina tremante e dichiara davanti a tutti il motivo della sua presenza fra loro, e come è stata guarita solo toccando la veste del Signore. In questo modo stabilisce un legame con il suo Salvatore, gli parla e ascolta da Lui queste parole di consolazione: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace”.

Nessun male, nessun peccato è così vergognoso da non poter essere confessato alla presenza di Dio. La profondità della miseria morale dell’uomo non fa che mettere in risalto la grazia che ce ne libera.

Quando noi credenti raccontiamo ciò che il Signore ha compiuto in nostro favore (Luca 8:39), non lo facciamo per trarre una qualche lode, ma soltanto per testimoniare della grazia di Dio. Quante persone hanno iniziato a credere in Dio ascoltando il semplice racconto della conversione di un credente! Facciamoci coraggio. Parliamo attorno a noi del nostro Salvatore e delle liberazioni che ha compiuto nella nostra vita. Lui ne sarà onorato e noi avremo fatto il nostro dovere.