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mercoledì 19 novembre 2025

19 novembre - Un sepolcro vuoto

Se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con Lui quelli che si sono addormentati.

1 Tessalonicesi 4:13-14

 

Un sepolcro vuoto

 

Giuseppe di Arimatea, uomo illustre e ricco, “comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi rotolò una pietra contro l’apertura del sepolcro” (Marco 15:46).

Immaginiamo di essere stati presenti quando il Signore è stato messo nel sepolcro. E’ il corpo di un uomo morto, immobile, freddo. I carnefici ne erano certi. Alla notizia che Gesù era morto, Pilato chiese ai soldati se ne avessero la certezza. L'avevano. La stoccata di una lancia nel Suo costato aveva dissipato ogni dubbio.

Eppure, il Signore aveva detto ai Suoi: “Tornerò”. L’aveva promesso: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:3).

Il giorno dopo il sabato, al mattino presto, la pietra che sigillava l’imboccatura del sepolcro era tolta e il corpo del Signore Gesù non c’era più; erano rimaste solo le fasce.

Anche noi moriremo, se il Signore non tornerà a prenderci prima che questo accada. Anche noi finiremo in una tomba. Ma la risurrezione del Suo corpo è per noi credenti una grande fonte di fiducia. “Se siamo stati totalmente uniti a Lui in una morte simile alla Sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla Sua” (Romani 6:5).

La risurrezione di Gesù è dimostrazione e anticipazione di quella di tutti coloro che hanno creduto!