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giovedì 13 novembre 2025

13 novembre - Credere, conoscere, comprendere

Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere.

1 Corinzi 8:2

 

Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE.

Proverbi 9:10

 

Credere, conoscere, comprendere

 

L’apostolo Pietro dice a Gesù: “Noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio” (Giovanni 6:69).

L’ordine in cui sono posti questi due verbi è essenziale per comprendere i pensieri di Dio. I Suoi pensieri, Dio ce li ha rivelati nella Bibbia e, in quanto rivelazioni, devono essere credute e ricevute solo con umiltà e con uno spirito di sottomissione verso il divino Autore.

È soltanto a questa condizione che essi illuminano tutto l’essere interiore dell’uomo: intelligenza, coscienza, cuore. Cercare di conoscere i pensieri di Dio coi nostri ragionamenti personali non può portare ad altro che a dubbi o a un’incredulità ancora più radicata. Allora crediamo di scoprire delle contraddizioni nella Bibbia che, in realtà, sono soltanto apparenti. Crediamo di conoscere, ma non comprendiamo, e allora non crediamo nemmeno!

Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio” (Ebrei 11:3). La creazione dell’universo da parte di Dio ha sempre suscitato obiezioni. Ma chi crede in ciò che è descritto nella Bibbia comprende cose che gli scienziati, alla luce della loro conoscenza, rimettono sempre in discussione. Dio non ci spiega tutto. Il Suo obiettivo non è fare di noi dei sapienti, ma di farci conoscere che Egli è amore e luce, e di farci vivere in relazione con Lui.

Se voglio conoscere con certezza ciò su cui gli uomini s’interrogano senza mai riuscire a spiegarlo, devo essere prima di tutto attento a ciò che la Parola di Dio mi rivela in tutta semplicità. Allora una grande luce illuminerà il mio spirito, e anche il mio cuore.