Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere.
1 Corinzi 8:2
Il principio della saggezza è il timore del
SIGNORE.
Proverbi 9:10
Credere, conoscere,
comprendere
L’apostolo Pietro dice a Gesù: “Noi abbiamo
creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”
(Giovanni 6:69).
L’ordine in cui sono posti questi due verbi
è essenziale per comprendere i pensieri di Dio. I Suoi pensieri, Dio ce li ha
rivelati nella Bibbia e, in quanto rivelazioni, devono essere credute e
ricevute solo con umiltà e con uno spirito di sottomissione verso il divino Autore.
È soltanto a questa condizione che essi illuminano
tutto l’essere interiore dell’uomo: intelligenza, coscienza, cuore. Cercare di
conoscere i pensieri di Dio coi nostri ragionamenti personali non può portare
ad altro che a dubbi o a un’incredulità ancora più radicata. Allora crediamo di
scoprire delle contraddizioni nella Bibbia che, in realtà, sono soltanto
apparenti. Crediamo di conoscere, ma non comprendiamo, e allora non crediamo
nemmeno!
“Per
fede comprendiamo che i mondi sono
stati formati dalla parola di Dio” (Ebrei 11:3). La creazione dell’universo
da parte di Dio ha sempre suscitato obiezioni. Ma chi crede in ciò che è
descritto nella Bibbia comprende cose che gli scienziati, alla luce della loro
conoscenza, rimettono sempre in discussione. Dio non ci spiega tutto. Il Suo
obiettivo non è fare di noi dei sapienti, ma di farci conoscere che Egli è amore e luce, e di farci vivere in relazione con Lui.
Se voglio conoscere con certezza ciò su cui
gli uomini s’interrogano senza mai riuscire a spiegarlo, devo essere prima di
tutto attento a ciò che la Parola di Dio mi rivela in tutta semplicità. Allora
una grande luce illuminerà il mio spirito, e anche il mio cuore.