“A chi mi assomigliereste, a chi mi uguagliereste, a chi mi paragonereste quasi fossimo pari?”
Isaia 46:5.
Strada
facendo, (Gesù) domandò ai Suoi
discepoli: “Chi dice la gente che io sia?”
Marco 8:27.
Uguale a chi?
In questo mondo vi sono lunghissimi elenchi
di personaggi famosi.
Il Signore Gesù non può essere inserito in
alcun modo in uno di questi elenchi insieme ai grandi di questo mondo. Si può
parlare di Alessandro Magno, di Carlo Magno, di Napoleone, ma Lui è “il Cristo,
che è sopra tutte le cose, Dio benedetto in eterno” (Romani 9:5). Non c'è
niente da aggiungervi... Egli è al di sopra delle nostre analisi e di ogni
umana valutazione, e sconvolge i canoni del mondo costringendo al silenzio ogni
tentativo di apporre dei titoli accanto al Suo nome.
Il
Signore Gesù occupa una categoria contenente un solo nome, il Suo. Non basta ammettere che Egli sia “il più
grande uomo mai esistito”; non possiamo parlare del Signore in termini comparativi
e nemmeno superlativi. Non è una questione di paragone, ma di contrasto.
“Perché mi chiami buono?”, domandò Gesù al giovane ricco, “nessuno è buono se
non Dio”. Non si tratta che Egli sia migliore degli altri uomini e nemmeno il
migliore degli uomini.
Nel
Signore Gesù era presente la perfezione assoluta, l’amore assoluto di Dio. Egli
è Dio dall’eternità. “Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di
ogni creatura; poiché in Lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli
e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati,
potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui.
Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in Lui” (Colossesi
1:15-17). Di chi altri si possono dire queste cose?