“Gesù diceva: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” Luca 23:34.
Anche con queste parole pronunciate sulla croce, il Signore, ha voluto lasciare a noi un esempio da seguire. Esse esprimono l'amore che aveva per gli altri. “Non piangete per me” aveva detto prima (v.28). In effetti, lui non pianse per sé stesso, non si abbandonò all'autocommiserazione per il suo dolore e per la solitudine, né per l'enorme ingiustizia subita. Non ebbe alcun pensiero per se stesso, ma solo per gli altri; non aveva più nulla da dare, anche i suoi abiti gli erano stati tolti, ma poteva dare agli altri il suo amore. La croce è il completamento del totale dono di sé stesso. Vi troveremo la preoccupazione per quelli che lo crocifiggevano, per la madre che lo aveva generato e per il ladrone pentito che moriva accanto a lui.
Le prime parole che il Signore pronunciò sulla croce furono una preghiera di perdono per i suoi carnefici. Pensiamo all'eccezionalità di questo atto: la sua sofferenza fisica e emotiva era già quasi al culmine, era stato spogliato, flagellato e inchiodato sul legno della croce.
Si sarebbe preoccupato di se stesso?
Avrebbe gridato a Dio, come Giobbe, o supplicato Dio di vendicarlo?
Niente di tutto questo il suo primo pensiero è per gli altri.
Sì! Griderà per il dolore ma la sua prima preghiera è per gli altri.
I due criminali ai suoi lati bestemmiavano e maledicevano, ma non il Signore Gesù. Egli è, e fa, esattamente quello che la Parola ci insegna. “Io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano” Luca 6:27-28.
Il Signore stava certo pregando per tutti noi ma in modo particolare per quella moltitudine di gente che aveva rifiutato di riconoscerlo gridando “crocifiggilo, crocifiggilo”. Egli vedeva in loro non una folla di assassini ma un gregge di pecore senza pastore.
In risposta a questa preghiera ricevettero una dilazione di quarant'anni, durante i quali molte migliaia di persone si pentirono e credettero nel Signore Gesù.