Nella società contemporanea l'inferno non è un soggetto popolare.
E che dire del cielo?
In una recente indagine condotta in Italia il 66% ha detto di credere in “un cielo nel quale chi ha condotto una buona vita verrà eternamente ricompensato”, ma per quanto riguarda l'esistenza dell'inferno la percentuale crolla vertiginosamente. C'è più gente pronta a crede nell'esistenza del cielo di quanta creda nell'esistenza dell'inferno.
Sono cambiate le abitudini di vita e anche quelle di morte. Oggi la medicina ha progredito molto riguardo i sedativi o le medicine capaci di condurci attraverso una “dolce morte”. Satana stesso è diventato semplicemente un mito come lo è l'inferno.
La percentuale di coloro che in Italia ha dichiarato di credere nell'inferno è del 47% e questa si abbassa drasticamente fra le persone con istruzione universitaria e ad alto reddito. Alcune persone che credono ai brani della Bibbia inerenti il cielo rifiutano completamente i riferimenti sull'inferno.
Di questo 47% non sono pochi coloro che asseriscono che l'inferno sia un luogo riservato a Hitler, Stalin, insieme agli assassini e ha coloro che hanno commesso i crimini più efferati.
“Il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l'aspetta, nell'ora che non sa ... e gli assegnerà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti” Matteo 24:51.
La sorte degli ipocriti?
Cioè di coloro che indossavano una maschera, che si nascondevano dietro una falsa facciata. Questo folto numero di persone riempirà in fretta l'inferno.
Il problema è che l'uomo non ha compreso il problema del peccato né ha compreso chi sia Dio. Non ha compreso minimamente quanto sia Santo colui che siede sul grande trono bianco dinanzi al quale ogni uomo dovrà comparire. Grandi e piccoli (in quanto a numero di peccati).
