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giovedì 5 novembre 2020

05 novembre - Da una mangiatoia alla croce (1)

Mi hanno assalito con parole d'odio e mi hanno fatto guerra senza motivo. In cambio della mia amicizia, mi accusano, e io non faccio che pregare. Essi mi hanno reso male per bene, e odio in cambio di amore.

Salmo 109:3-5

 

Da una mangiatoia alla croce (1)

 

L’apostolo Pietro, testimone del Signore Gesù durante tutta la sua carriera, dichiara di lui: “È andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui” (Atti 10:38).

Ma quale accoglienza è stata riservata a Gesù? Alla nascita sua madre “lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo” (Luca 2:7). Quando si presentò nella sinagoga di Nazaret, città della sua infanzia, come inviato da Dio per liberare gli oppressi e guarire i malati, quelli che lo ascoltavano si alzarono per cacciarlo dalla città e ucciderlo (Luca 4:28-30).

Quando guarì un infermo, quelli che lo videro erano fuori di sé dalla rabbia (6:11). Quando annunciò la risurrezione della figlia di Iairo, i Giudei lo derisero (8:53). Quando liberò un uomo dalla potenza dei demoni, alcuni dissero: “È per l'aiuto di Belzebù, principe dei demoni, che egli scaccia i demoni” (11:15). Se perdonava i peccati lo accusavano di bestemmia (5:21).

Il profeta Isaia, 700 anni prima della venuta di Gesù Cristo sulla terra, annunciò che sarebbe stato “disprezzato e abbandonato dagli uomini” e che non si avrebbe avuta di lui “stima alcuna” (Isaia 53:3). Nella parabola dei malvagi vignaiuoli, il padrone dice: “Che farò? Manderò il mio diletto figlio; forse a lui porteranno rispetto”, invece “lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero” (Luca 20:13, 15). Così è stato di Gesù. Di fronte a tutto ciò, si è forse spento l’amore di Dio verso la sua creatura? No; anzi, è proprio alla croce che l’amore è stato manifestato pienamente, in favore di tutti quelli che credono in lui.