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giovedì 19 novembre 2020

Un primato unico

Ebrei 11

In questo capitolo ci è dato un elenco con alcuni punti interessanti che hanno caratterizzato alcuni uomini di fede. Ma vediamo che per quanto essi brillino, non fanno altro che mettere in risalto il cammino ancora più spendente di Colui che in ogni cosa ha il primato.

“4 Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino” .

Avendo offerto i primogeniti del suo gregge, Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino. Ma quanto più eccellente è stato il sacrificio di Cristo che ha offerto se stesso a Dio, come un agnello senza difetto ne macchia e il cui sangue: “parla meglio del sangue d'Abele” Ebrei 12:24.

“5 Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio”.

Enoc, che visse qualche tempo dopo, non passò per la morte. Egli sfuggì alla morte senza averla vinta. Ma il Signore, invece, ubbidiente fino alla morte, vi è entrato liberamente, per volontà propria, e vi è entrato da vincitore.

E' pure scritto che  Enoc, prima che Dio lo prendesse, alla fine dei trecento anni, ha ricevuto la testimonianza di essere piaciuto a Dio. Ma il Signore ha ricevuto questa testimonianza al Giordano, prima che iniziasse il suo ministerio, a causa dell'eccellenza della sua persona. “Questo è il mio diletto figliolo nel quale mi sono compiaciuto” Matteo 3:17.

“7 Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un'arca per la salvezza della sua famiglia”.

Noè fu risparmiato dal giudizio del diluvio. Ma il Signore ha preso su di se il castigo che noi avremmo meritato e l'arca non è altro che una figura della croce che mette al riparo dal giudizio di Dio.

“8 Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì”.

Abraamo “essendo chiamato” ubbidì. Il Signore ha ubbidito spontaneamente, condividendo il pensiero del Padre:”Ecco, io vengo! ...desidero fare la tua volontà” Salmo 40:7-8. Qui c'è molto di più dell'ubbidienza. E' l'amore del Figlio per la volontà del Padre.

Abraamo, se ne andò in un luogo che più tardi doveva ricevere in eredità e nel quale abitò come in terra straniera. Il Signore, venuto in casa sua e respinto, si è trovato ad essere come uno straniero fra il suo popolo. Abraamo fu uno straniero onorato, un “principe di Dio” tra i figli di Heth (Genesi 23:6), ma il Signore è stato, in mezzo al suo popolo, uno straniero disprezzato, chiamato Nazzareno per ingiuria. Abraamo quando partì non sapeva dove sarebbe andato, ma il Signore: “si mise risolutamente in via per andare a Gerusalemme” (Luca 9:51), nella piena consapevolezza di dover essere dato nella mano degli uomini e ucciso.

“24 Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone” .

Mosè rifiutò un regno. Il Signore, trasportato su di un monte da Satana, ha rifiutato tutti i regni della terra.  Mosè rinunciò a qualcosa di sconveniente “di godere per breve tempo i piaceri del peccato”. Il Signore ha rinunciato, per tutta la sua vita terrena, alla sua gloria.