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domenica 29 novembre 2020

Da lontano...

“Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano. Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile, sedendovi intorno. Pietro si sedette in mezzo a loro. Una serva, vedendo Pietro seduto presso il fuoco, lo guardò fisso e disse: Anche costui era con Gesù. Ma egli negò, dicendo: Donna, non lo conosco.” Luca 22:54-57.

Era leale … da lontano.

Essere vicini al Signore può creare delle difficoltà.

Certo che seguirlo da lontano ne limita molto l'intensità. Certo che continuiamo a seguirlo, ci mancherebbe ma, da lontano. Poi hai suoi vantaggi, possiamo confonderci con la folla e se diciamo delle cose che non vanno o abbiamo un atteggiamento sbagliato quelli che camminano “vicini” a Lui non ci sentono, per questo che preferiamo rimanere lontani pensiamo che questa distanza ci consenta di non essere visti.

Ma qui è ben specificato e il Signore, voltatosi, guardò Pietro .

Pietro sarà ricordato perché lo ha rinnegato? O perché si era addormentato quando doveva pregare? O quando fuggì lasciando catturare il Signore? No! Pietro pianse e si pentì e tutto fu cancellato e il suo cammino da discepolo riprese.

Non riuscì a stare lontano, quando si sparse la voce che la tomba era vuota. Fu il primo ad uscire. Quando il Signore fu riconosciuto sulla riva fu il primo a tuffarsi dalla barca. Predicò Cristo durante la Pentecoste. Il Signore non ha mai preteso che fossimo perfetti ma vuole che andiamo a da Lui quando cadiamo per confessare le nostre mancanze e ripristinare la  comunione con Lui. Il peccato innalza una specie di barriera fra noi e Dio, ma può essere abbattuta tornando a Cristo consapevoli della nostra caduta per ottenere il suo perdono e riprendere il nostro cammino.