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domenica 22 novembre 2020

Solitudine

“Quando mio padre e mia madre m'avessero abbandonato, pure l'Eterno mi accoglierà” Salmo 27:10.


La solitudine è spesso la condizione predominante nella nostra cultura che ha come caratteristica il numero crescente di persone sole, private di ogni contatto umano per le più diverse ragioni. E' la contropartita dell'esistenza estenuante vissuta da persone del nostro tempo. Si aggraverà in seguito quando rimarranno private del loro congiunto per poi terminare la loro vita soli, senza scopo e senza speranza. Oppure la solitudine deprimente originata dalla disoccupazione, dalla malattia. Gli ospedali, le cliniche, le case di riposo sono sovrappopolate ma ogni individuo è spesso solo con la sua sofferenza o il suo problema. 

Una persona può essere sola in mezzo ad un party; può essere sola in una folla e sola in una spiaggia affollata. Può trascorrere gran parte della sua esistenza immersa fra la gente, scambiando rare parole con compagni occasioni o colleghi di lavoro ma restare sola.

La solitudine può essere l'esperienza del ricco e famoso e del povero e sconosciuto. La solitudine può inghiottire i moribondi e rendere le loro ultime ore una camera di tortura per l'abbandono. Un segnale di questo abbandono ha a che fare con il contatto fisico. All'inizio il bacio al caro ammalato viene dato sulle guance, poi scivola dolcemente sulla fronte, e la prossima volta viene scoccato dall'altra parte della camera.

E' ben triste dopo tutto ciò che abbiamo fatto o tentato di fare, dopo tutti i nostri sforzi, i nostri progetti e i nostri grandi sogni, constatare che abbiamo fallito e ora siamo rimasti soli. Soli ad affrontare le nostre paure, soli senza nessuno che ci consoli, soli senza nessuna via d'uscita.

La voce del Signore Gesù deve farsi udire in mezzo a queste persone. L'ingrediente più importante contro la solitudine è la speranza.

Nella Scrittura troviamo la nostra speranza e la fede e la fede ci consente di avere un legame con Dio più saldo che con qualsiasi altro. Egli rimarrà sempre a nostro fianco: “Dio stesso ha detto: Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” Ebrei 13:5.  Lui è la nostra speranza e il nostro consolatore.