Sono molti, ai nostri giorni, quelli che pur guardando al cristianesimo con simpatia non sono convinti della sua verità e hanno nell'intimo il vago sospetto che non abbia valore perché parla di un uomo che visse, soffrì e morì per altri uomini.
Ma è veramente così? Era un uomo esattamente come noi?
La Bibbia non dice questo. Essa afferma che colui che nacque in Israele circa 2000 anni fa e il cui nome, già dichiarato in anticipo da un angelo, era Gesù (che significa Salvatore, Mat:2:21) e anche “il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno” Romani 9:5.
La divinità di Cristo non è una invenzione cristiana ma è una affermazione della Parola di Dio.
Dobbiamo essere onesti: se il Signore Gesù non era Dio in spoglie umane, il cristianesimo crolla, si riduce ad una delle tante religioni con belle idee e nobili principi morali.
Ma se è Dio, e la sua missione: la salvezza degli uomini, allora dobbiamo ricercare urgentemente le cose che ha lasciate scritte per noi.
Quindi dobbiamo solo credere che il Signore Gesù era Figlio di Dio e leggere la Bibbia?
No!
Il cristianesimo non è un credo o un movimento al quale aderire. Il cristianesimo implica azione. Quello che crediamo deve essere dimostrato nei fatti e per fare questo c'è solo una via: avere fede in Lui come nostro Salvatore e sottometterci a Lui come nostro Signore.
