“Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la meta” Filippesi 3:13-14.
“Siamo inesorabilmente trascinati dal tempo, ma camminiamo verso l'avvenire guardando indietro", diceva un filosofo. È un luogo comune dire che il tempo passa. Già Mosè scriveva: “Tutti i nostri giorni svaniscono... finiamo i nostri anni come un soffio” Salmo 90:9. Ma perché "guardare indietro"?
Uno degli elementi più negativi per una vita di progresso spirituale consiste nel guardare a quello che si è lasciato e provare nostalgia per le cose del mondo.
La nostra vita è forse contrassegnata da nostalgie, da rimpianti, dal pensiero delle occasioni mancate, cercando disperatamente di aggrapparci a qualcosa che ci sfugge? Uomini e donne temono l'avvenire, il domani, la guerra, il cancro, i ladri, i terroristi... I motivi di forte preoccupazione non mancano; allora... si preferisce non guardare avanti.
Sì, abbiamo paura del domani, degli avvenimenti dolorosi, qualche volta in modo irragionevole. Ma se ci distogliamo da questi pensieri conturbanti per guardare al Signore Gesù Cristo, tutto cambia. Noi dobbiamo dare fiducia a lui. Egli è misericordioso e caritatevole; vuole salvarci, rassicurarci, proteggerci; ci ama; è la nostra speranza; vuole darci la sua pace, anche nelle prove che forse ci farà attraversare.
“Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo” Romani 15:13.
