“…il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico SIGNORE. Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze.” Deuteronomio 6:4/5.
È con questo versetto che il Signore ha risposto ai Farisei quando gli hanno posto questa domanda: “Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?” (Matteo 22:36/37). Questo versetto non è un comandamento, ma fa parte di ciò che conosceva ogni pio Giudeo. I teologi si servivano della prima parte del versetto per insistere sul monoteismo (fede in un Dio unico), ma anche la seconda parte è di tutta importanza. Non è soltanto un appello al giusto oggetto della fede, è un appello all’obbedienza esclusiva al Dio in cui noi crediamo. Di più, non è indirizzato unicamente ad una sola persona, ma ad un insieme di persone il cui fondamento è la fede in Dio. Non è: “il mio Dio” ma: “il nostro Dio”.
“Con tutto il cuore”. In Ebraico, “il cuore”, designa la parte del tuo essere che decide, che dà le priorità ed elabora i propositi. Per questo amare il Signore “con tutto il cuore” non è una manifestazione di esuberanza, ma è dare a Dio il primo posto, prendere tutte le decisioni conformi alla Sua verità e stabilire i tuoi piani avendo per scopo di Fare la Sua volontà.
“Con tutta l’anima tua”. In Ebraico la “tua anima” è di fatto la vita. Tutto, nella vita, è fondato sull’amore per Dio? Amare Dio non è un affare di emozione, ma una scelta e scegliere per Dio significa, sovente, scegliere in cambio di qualcos’altro: le tue proprie comodità, i tuoi beni o la tua vita stessa.
“Con tutte le tue forze”. Abbiamo, in questa espressione, il senso di un grande impegno. Non è una cosa fatta a metà. Non è una cosa che tu fai soltanto quando te la senti. Amare Dio, è amarlo con tutto il cuore durante tutta la vita.
Amiamo il Signore in tutta sincerità, con tutto il nostro cuore e durante tutta la nostra vita, come il Signore ha amato noi.