Uno dei capi lo interrogò, dicendo: “Maestro buono…”. Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio”.
Luca
18:18-19
Quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore
per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati.
Tito 3:4, 5
La bontà
È impossibile essere indifferenti
di fronte a chi ci dimostra della bontà. Un sorriso benevolo, un attento
ascolto, una premurosa disponibilità ci danno coraggio e speranza.
Era ciò che trovavano in Gesù i
Suoi contemporanei. In Luca 18:18 c’è il racconto di un giovane ricco che
interpella Gesù chiamandolo “Maestro buono”, ma la Sua risposta (“Nessuno è
buono, tranne uno solo, cioè Dio”) attira la nostra attenzione sul fatto che
l’uomo, per natura, non è per niente buono. La bontà vera, assoluta e
permanente è un’esclusiva di Dio, quel Dio santo e giusto che Gesù ha fatto
conoscere quando è stato in questo mondo. Nonostante l’opposizione, Egli “è
andato dappertutto facendo del bene” (Atti 10:38); sulla croce si è premurato
di raccomandare Sua madre a un discepolo (Giovanni 19:27) e ha chiesto a Dio di
perdonare i Suoi carnefici (Luca 23:34).
Se
patisci l’aridità di un mondo che per te è indifferente ed egoista, leggi l’Evangelo e scoprirai la bontà di
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che ci ha amati e ha dato Se stesso per noi (Galati 2:20).
“Provate e vedrete quanto il SIGNORE è buono! Beato l’uomo che confida in lui”
(Salmo 34:8).
Quanto a noi, non dubitiamo mai
della bontà del nostro Dio, e celebriamola sempre. Sforziamoci anche di
somigliare di più a Lui. “Ciò che rende caro l’uomo è la bontà” è scritto in
Proverbi 19:22. Che il nostro comportamento invogli quelli che ci stanno
intorno a conoscere la bontà di Dio!