Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.
1 Giovanni 4:21
(Gesù disse:) “In quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete
fatto a me”.
Matteo 25:40
Opere pratiche
Questa mattina, colpito da un racconto dei Vangeli, ho
rivolto al Signore una fervida preghiera: “Signore, tu sei così grande, così
buono, che desidero servirti con una totale devozione”.
Poi ho iniziato la giornata. Verso le undici, suona il
telefono; è Gianni, un amico parzialmente disabile. Vive da solo, e sovente si
appoggia su di me. Quando qualcosa non va, si spaventa. Devo accorrere subito,
a volte anche per poco...
Oggi la sua lavatrice ha rifiutato di avviarsi. Per lui è
una catastrofe. Cerco di calmarlo, di fargli capire che vi sono delle cose ben
più gravi! Ma lui non pensa che a questo: la sua lavatrice non funziona! Ancora
una volta non ho scelta: gli prometto di andare da lui appena mi è possibile.
Riaggancio, pensando: “Che noia! Devo farmi mezz’ora di
macchina! Lui non si rende conto! Speravo di avere un sabato tranquillo, dopo
una dura settimana di lavoro... Ma perché tocca sempre a me?”
All’improvviso mi torna alla mente la mia preghiera di
poche ore prima. Mi rendo conto che tramite Gianni, il Signore mette alla prova la realtà della mia devozione per Lui.
Il Signore non aveva forse detto che quello che avremmo fatto per uno dei Suoi
era come se l’avessimo fatto per Lui?
Questa mattina, il Signore mi aveva ascoltato. Sa che ero
sincero. Ma ora mi chiede di dimostrare la realtà della mia richiesta. Eccomi
ora davanti a “un’opera pratica” della mia vita cristiana! Così, corro subito
da Gianni...